martedì 20 luglio 2010

Leasing e Fotovoltaico, un idea per le aziende

In pieno periodo di crisi finanziaria sono pochi quei settori che possono vantare una chiusura al 2009 positiva, e tra questi di certo troviamo il fotovoltaico e le energie rinnovabili in generale. Il segnale è positivo ed incoraggiante, perché non solo chi investe nella green economy sostiene un settore in grande espansione, ma ne potrà trarre grandi benefici economici nel tempo.
Per fortuna anche gli istituti di credito hanno capito quanto sia positivo investire, supportando le aziende, nel fotovoltaico e nelle energie rinnovabili. Si va da prestiti personali, mutui con tassi agevolati in cessione del credito, ma lo strumento di gran lunga preferito dalle aziende, per diversi motivi è sicuramente il Leasing.
Che il connubio tra leasing e fonti rinnovabili stia funzionando, proponendosi anche come un modello per la diffusione delle nuove tecnologie, lo dimostra la crescita. Per il fotovoltaico è stata a tre cifre: +400% rispetto al 2008, mentre l'eolico è aumentato del 35% e le biomasse del 10%. Entrando nell'analisi del primo comparto, che ha le dimensioni più significative, il leasing ha già raggiunto una penetrazione superiore al 30%. 

La ragione per cui le imprese stanno prediligendo questo strumento di finanziamento «sta nel vantaggio fiscale e nella possibilità di un ammortamento più rapido, ma anche nella maggiore velocità di intervento perchè si è garantiti dalla proprietà dell'asset – spiega Corso –. Il leasing si sta dimostrando una fonte di finanziamento flessibile capace di dare una risposta efficace alle richieste di finanziamento di impianti ad energie alternative, per tutti i tagli e per i diversi possibili utilizzi, sia privati che pubblici». E anche in questo caso, una cornice normativa chiara e stabile, in particolare sugli aspetti fiscali, «appare indispensabile per consentire, agli investitori e ai finanziatori di sfruttare appieno le potenzialità di crescita nell'uso di fonti energetiche rinnovabili».

La crescita del leasing nel fotovoltaico si scontra, infatti, con il perdurare di forti incertezze sull'inquadramento fiscale delle diverse operazioni (leasing immobiliari o mobiliari) e sul conseguente impianto fiscale (Ires, Iva, Ici, registro, ipocatastali) a cui fare riferimento; incertezze peraltro accentuate da incongruenze e diversità interpretative non solo fra i diversi enti competenti e cioè il territorio e le entrate, ma anche fra normativa nazionale e regionale che minacciano di frenare, se non di ostacolare la diffusione delle rinnovabili. Secondo Corso «basterebbe prendere esempio dalle amministrazioni finanziarie tedesche e francesi che, eliminando dubbi e incertezze, hanno considerato ai fini fiscali gli impianti fotovoltaici come beni mobili con conseguente minor carico fiscale».