martedì 29 giugno 2010

SCAMBIO SUL POSTO: CONGUAGLIO DEL CONTRIBUTO IN CONTO SCAMBIO ANNO 2009

Si comunica agli utenti dello scambio sul posto che il prossimo 30 giugno verrà avviata sul Portale Applicativo GSE (https://applicazioni.gse.it), alla sezione SSP, la pubblicazione dei corrispettivi inerenti il conguaglio tra il contributo in conto scambio maturato per l’anno 2009 e i contributi riconosciuti in acconto nel corso del medesimo anno.

Agli utenti dello scambio sul posto verrà inviata, tramite comunicazione e-mail, la notifica della suddetta pubblicazione con le relative istruzioni in merito alle tempistiche di pagamento e alla fatturazione ove prevista.

Nei casi in cui non sarà possibile procedere al calcolo del conguaglio a causa della mancata trasmissione delle misure da parte dei gestori di rete e/o dei dati di fornitura da parte delle imprese di vendita, verrà inviata una comunicazione agli interessati con le relative motivazioni.

In caso di successive rettifiche delle misure da parte dei gestori di rete e/o dei dati di fornitura da parte delle imprese di vendita, il GSE provvederà ad effettuare un nuovo ricalcolo del conguaglio.

Tratto dal sito del GSE...

sabato 26 giugno 2010

Banche e Fotovoltaico

Come richiedere il finanziamento

A seguito dell'entrata in vigore del nuovo D.M. del 19.02.2007 è necessario far pervenire in Agenzia una copia della domanda presentata al gestore della rete locale contenente:


  • Il progetto preliminare dell'impianto fotovoltaico con la scheda tecnica
  • Il preventivo di spesa relativo ai costi da sostenere per la realizzazione dell'impianto
  • L'elenco dei vincoli e delle autorizzazioni del fabbricato interessato alla costruzione
  • La documentazione che provi la data di inizio lavori (D.I.A.)

Cosa offre il mercato
Si stanno moltiplicando gli istituti bancari che hanno scelto di offrire ai clienti prodotti finanziari particolari per incentivare la realizzazione di scelte compatibili dal punto di vista ambientale.
Finanziamenti per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e di materiali di bioedilizia sono proposti da:
San Paolo ha un programma di finanziamenti per privati e imprese per incentivate a utilizzare fonti di energia pulita.
Banca Popolare Etica presenta una proposta di finanziamento per l’installazione di impianti per l’efficienza energetica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Banca Popolare Pugliese offre dei finanziamenti agevolati per impianti fotovoltaici.
San Paolo Imprese ha dei finanziamenti per le imprese interessate al contenimento dei consumi energetici e alla garanzia dell’approvvigionamento.
Gruppo UBI Banca (Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime, Banca di Valle Camonica, Banco di San Giorgio) sostiene le imprese ed i privati che intendono realizzare interventi concreti per incrementare l’utilizzo attento e consapevole delle risorse energetiche. In particolare il finanziamento ai privati (Progetto Citta’ Mia) viene oggi offerto dalla Banca Popolare di Bergamo ed i dettagli dell’offerta sono scaricabili dal sito www.bpb.it - sezione Territorio - Progetto Citta’ Mia.
Prestitempo - Gruppo Deutsche Bank - ha siglato un accordo con la Suntechnichs per finanziamenti di impianti fotovoltaici. L’offerta: copertura totale degli investimenti, massima facilità di accesso e nessuna spesa.

Come costruirsi un pannello fotovoltaico in casa

Di seguito pubblichiamo un'interessantissimo articolo tratto dal sito degli amici di Greenpeace che descrive come realizzare un pannello fotovoltaico. Buona lettura...

Antonio, volontario del Gruppo di Salerno, ha scritto alcune linee guida per la realizzazione di un pannello fotovoltaico, utili per potersi rendere autosufficienti nella produzione di energia, ad esempio per alimentare un pc a banchetto. La materia prima necessaria è composta dalle celle di scarto che le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici regalano, quelle celle che si rompono nel processo produttivo. Riportiamo qui di seguito le istruzioni.

Materiale per lavorare:
-un saldatore con punta a stilo (a punta) e non quella arrotondata, da almeno 40W in modo che non si debba fare    troppa pressione sulla cella visto che è molto delicata alla pressione.  Il saldatore si trova tranquillamente al costo di 6 euro
-un rocchetto di stagno da 300 grammi, possibilmente senza piombo. Dovrebbe costare all’incirca cinque euro.
-acido per saldatore
-ribbon(serve da conduttore per collegare ad una ad una le celle): all’incirca 15 euro  per 15/20 m
-pannello di plastica o qualunque altro materiale non conduttore di elettricità resistente agli agenti atmosferici (sarà il piano di appoggio delle celle e la loro sede finale). Grandezza in base al numero di celle che si sono assemblate
-pannello di vetro o plastica trasparente da montare sopra al precedente pannello, sempre resistente all’esterno ma   facendo in modo di lasciare uno spessore  tra uno e l’altro visto che in mezzo ci sono le celle
-pistola e colla a caldo, costo totale massimo 25 euro, servirà per incollare le celle saldate al pannello di plastica sottostante
-silicone e siringa per poter siliconare le intersezioni tra il pannello trasparente superiore e quello  inferiore ( bisogna creare un’inscatolatura stagna) : 4/5 euro
- cavi elettrici di diametro in base alla potenza del pannello creato: costo praticamente nullo,vanno bene quelli degli impianti elettrici di casa
- diodi shokty costo unitario 0,049 eur (ne servono tanti quanto sono le celle): servono per far scorrere in modo adeguato la corrente in tutte le singole celle, visto che ognuna ha forma  e dimensione diversa.Inoltre non fanno danneggiare le celle che altrimenti sarebbero soggette a sovracorrenti e  quindi malfunzionamenti. Ogni diodo deve essere in antiparallelo ad ogni singola cella.
- un diodo, che sopporti tensione e corrente erogati da pannello del pannello, da saldare sul polo positivo in polarizzazione diretta (visto dai capi di tutto il pannello fotovoltaico una volta saldate tutte le celle). costo 0,50 eur al negozio sotto casa. Serve per non far danneggiare il pannello mentre sta caricando una batteria dunque per far scorrere in un solo senso la corrente.
- mutimetro digitale capace di misurare V, A, Ohm ecc…costo 7/8 euro
1. Tra tutte le celle che si è riusciti  a procurare (sicuramente ce ne saranno di varie forme e grandezze poichè di scarto) fare una selezione in base alla forma/grandezza cella (prestare attenzione a non tagliarsi e a non romperle poichè molto delicate), ossia  riunire tutte le celle con le medesime caratteristiche, forma e grandezza simile.
2. Tagliare il filo di ribbon di una lunghezza adatta a collegare due celle adiacenti, sciogliere lo stagno sopra, dopodichè saldardo su di una cella alla volta soltanto sulla faccia blu della cella (il polo negativo), seguendo la guida principale della cella. Una volta ripetuto il procedimento per varie celle, procedere con l’assemblamento tra loro in serie ,ossia polo negativo di una collegato al polo positivo della successiva e così in catena fino ad una catena di 32 celle (ogni cella ha una tensione di circa 0,5V dunque tutto il pannello avrà 0,5 x 32= 16v a vuoto, cioè senza alcun carico collegato)
3. Una volta collegata tutta la catena delle 32 celle, in corrispondenza di ogni singola cella collegare un diodo schotky con la banda argentata verso il polo positivo della cella e la parte nera verso il polo negativo della cella (questo punto è ancora da perfezionare poichè ancora non ho testato, quindi suggerirei di controllare personalmente a chi si cimenta nel lavoro).
4. Una volta creata la catena di celle con tutti i diodi schottky in parallelo, ad ogni cella bisognerà, tramite la colla a caldo fissare il tutto sul pannello che farà da base (plastica ecc..) , dunque inscatolare e sigillare con silicone.

5. Testarlo con il multimetro.
Spero sia sufficiente come descrizione, in ogni caso vi invito a sperimentare metodi più efficaci per migliorare la guida. Buon divertimento!
Antonio, GL Salerno
Di seguito alcune foto dell’operazione
Antonio, volontario del Gruppo di Salerno, ha scritto alcune linee guida per la realizzazione di un pannello fotovoltaico, utili per potersi rendere autosufficienti nella produzione di energia, ad esempio per alimentare un pc a banchetto. La materia prima necessaria è composta dalle celle di scarto che le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici regalano, quelle celle che si rompono nel processo produttivo. Riportiamo qui di seguito le istruzioni.

Materiale per lavorare:
-un saldatore con punta a stilo (a punta) e non quella arrotondata, da almeno 40W in modo che non si debba fare    troppa pressione sulla cella visto che è molto delicata alla pressione.  Il saldatore si trova tranquillamente al costo di 6 euro
-un rocchetto di stagno da 300 grammi, possibilmente senza piombo. Dovrebbe costare all’incirca cinque euro.
-acido per saldatore
-ribbon(serve da conduttore per collegare ad una ad una le celle): all’incirca 15 euro  per 15/20 m
-pannello di plastica o qualunque altro materiale non conduttore di elettricità resistente agli agenti atmosferici (sarà il piano di appoggio delle celle e la loro sede finale). Grandezza in base al numero di celle che si sono assemblate
-pannello di vetro o plastica trasparente da montare sopra al precedente pannello, sempre resistente all’esterno ma   facendo in modo di lasciare uno spessore  tra uno e l’altro visto che in mezzo ci sono le celle
-pistola e colla a caldo, costo totale massimo 25 euro, servirà per incollare le celle saldate al pannello di plastica sottostante
-silicone e siringa per poter siliconare le intersezioni tra il pannello trasparente superiore e quello  inferiore ( bisogna creare un’inscatolatura stagna) : 4/5 euro
- cavi elettrici di diametro in base alla potenza del pannello creato: costo praticamente nullo,vanno bene quelli degli impianti elettrici di casa
- diodi shokty costo unitario 0,049 eur (ne servono tanti quanto sono le celle): servono per far scorrere in modo adeguato la corrente in tutte le singole celle, visto che ognuna ha forma  e dimensione diversa.Inoltre non fanno danneggiare le celle che altrimenti sarebbero soggette a sovracorrenti e  quindi malfunzionamenti. Ogni diodo deve essere in antiparallelo ad ogni singola cella.
- un diodo, che sopporti tensione e corrente erogati da pannello del pannello, da saldare sul polo positivo in polarizzazione diretta (visto dai capi di tutto il pannello fotovoltaico una volta saldate tutte le celle). costo 0,50 eur al negozio sotto casa. Serve per non far danneggiare il pannello mentre sta caricando una batteria dunque per far scorrere in un solo senso la corrente.
- mutimetro digitale capace di misurare V, A, Ohm ecc…costo 7/8 euro
1. Tra tutte le celle che si è riusciti  a procurare (sicuramente ce ne saranno di varie forme e grandezze poichè di scarto) fare una selezione in base alla forma/grandezza cella (prestare attenzione a non tagliarsi e a non romperle poichè molto delicate), ossia  riunire tutte le celle con le medesime caratteristiche, forma e grandezza simile.
2. Tagliare il filo di ribbon di una lunghezza adatta a collegare due celle adiacenti, sciogliere lo stagno sopra, dopodichè saldardo su di una cella alla volta soltanto sulla faccia blu della cella (il polo negativo), seguendo la guida principale della cella. Una volta ripetuto il procedimento per varie celle, procedere con l’assemblamento tra loro in serie ,ossia polo negativo di una collegato al polo positivo della successiva e così in catena fino ad una catena di 32 celle (ogni cella ha una tensione di circa 0,5V dunque tutto il pannello avrà 0,5 x 32= 16v a vuoto, cioè senza alcun carico collegato)
3. Una volta collegata tutta la catena delle 32 celle, in corrispondenza di ogni singola cella collegare un diodo schotky con la banda argentata verso il polo positivo della cella e la parte nera verso il polo negativo della cella (questo punto è ancora da perfezionare poichè ancora non ho testato, quindi suggerirei di controllare personalmente a chi si cimenta nel lavoro).
4. Una volta creata la catena di celle con tutti i diodi schottky in parallelo, ad ogni cella bisognerà, tramite la colla a caldo fissare il tutto sul pannello che farà da base (plastica ecc..) , dunque inscatolare e sigillare con silicone.

5. Testarlo con il multimetro.
Spero sia sufficiente come descrizione, in ogni caso vi invito a sperimentare metodi più efficaci per migliorare la guida. Buon divertimento!
Antonio, GL Salerno



Fonte: Greenpeace

Fotovoltaico, nel 2011 ridotti del 18% gli incentivi

Il nuovo conto energia per le centrali fotovoltaiche rimane fermo nella sospensione delle sedute della conferenza stato-regioni ma le indicazioni sulla bozza concordata sono ormai definite. L'incentivo italiano all'energia prodotta dai raggi del sole – oggi l'aiuto più appetitoso al mondo, dopo che Germania e Spagna hanno ridotto il loro sussidio all'energia fotovoltaica – scenderà l'anno prossimo del 6% ogni quattro mesi, per arrivare alla fine del 2011 a una sforbiciata complessiva del 18% rispetto a oggi.